• giovedì 18 Aprile 2024 08:39

Natale è passato e le 147 famiglie dei lavoratori di Roma Metropolitane non hanno ancora visto il saldo dello stipendio di novembre, l’intero di dicembre e la tredicesima. 
Il 22 dicembre si è tenuta l’Assemblea dei Soci, pomposo nome per indicare il Campidoglio stesso, unico socio di Roma Metropolitane, società che si occupa per conto del Comune della progettazione delle infrastrutture di viabilità, facendosene anche stazione appaltate e che la Raggi e i 5Stelle hanno deciso di mettere in liquidazione.
Da mesi va avanti il caos: i conti di Roma Metropolitane sono pignorati a causa dei contenziosi persi per il corridoio Eur-Laurentina, e per la metro C. I lavoratori non vedono un baiocco. E il Consorzio Metro C, quello che la metro la costruisce anche contro il lassismo dei grillini, scrive al Governo:occhio che fra tre mesi chiudiamo”.
Dopo l’incontro del 22, il liquidatore di Roma Metropolitane, Andrea Mazzotto, ha mandato un messaggio a tutti i dipendenti: bilanci bloccati, “rinvio della trattazione a data da destinarsi” e conti correnti pignorati. Con lentezza, il Comune ha preparato tre delibere, a coprire 32 milioni di debiti. Discussioni previste il 28 in Commissione Bilancio il 28 e il 29 in Mobilità. Voto, voto, forse, entro fine anno.
Mentre il Comune cerca di convincere i creditori a cancellare i pignoramenti in cambio delle future delibere di pagamento, di pagare stipendi e tredicesime non se ne parla.
Attacca il capogruppo di Fratelli d’Italia in Campidoglio, Andrea De Priamo: “fino alla nostra mozione la maggioranza grillina si era disinteressata al personale. La Raggi è responsabile insieme ai vertici della municipalizzata della situazione debitoria”.
Intanto, il Consorzio Metro C scrive a Palazzo Chigi lamentando la “forte preoccupazione determinatasi a seguito della messa in liquidazione di Roma Metropolitane, Committente dell’opera interamente partecipata da Roma Capitale, che ha reso ancor più evidente l’incapacità deIl’Amministrazione di gestire adeguatamente il procedimento tecnico-amministrativo della Linea C” per cui i privato chiedono il commissariamento.
I pignoramenti rischiano di compromettere il pagamento dei lavori in corso nonostante a luglio scorso “i massimi esponenti di Roma Capitale” durante la solita gita turistica sui cantieri fossero stati messi al corrente dei problemi. Segue il riepilogo: il blocco dei cantieri di Piazza Venezia, i mancati pagamenti. E l’eterna promessa dei nuovi progetti mai arrivati a dama.
Risultato: “entro tre mesi dalla data odierna [la situazione] comporterà il completo blocco delle attività e la conseguente chiusura integrale dei cantieri”.

2 commenti su “Stallo sui conti di Roma Metropolitane”

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