• sabato 20 Aprile 2024 02:51

Al sindaco di Roma, Virginia Raggi, rimangono nove giorni per proclamare la vittoria del “sì” al referendum su Atac. Altrimenti lo farà il Prefetto di Roma. Lo annunciano in una nota Massimiliano Iervolino, segretario di Radicali Italiani, e Leone Barilli e Francesco Mingiardi, rispettivamente segretario e presidente di Radicali Roma: “Il Tar ieri ha concesso un termine di 10 giorni per provvedere alla proclamazione della vittoria del “SÌ” mediante pubblicazione sull’albo pretorio e sul portale istituzionale del Comune, con conseguente convocazione dell’Assemblea capitolina per la discussione dei risultati che consentirà . di assumere una decisione politica che tenga conto della volontà dei cittadini, anche alla luce delle segnalazioni dei Commissari giudiziali in merito all’inadempimento del concordato da parte di Atac”. Rincarano i radicali: “da tempo diciamo che Virginia Raggi ha truccato il più grande esercizio di democrazia partecipata mai tenutosi in Italia a livello locale, il referendum che il Tar ha definito fondamentale strumento di democrazia partecipativa in relazione al quale l’inerzia dell’amministrazione comunale assume un particolare disvalore, acuito dalla prossima scadenza del mandato elettorale dell’attuale consiglio comunale. Oggi abbiamo l’ennesima prova di quanto i rappresentanti del Movimento 5 Stelle tengano poco ai valori che li hanno fatti crescere”.
Sulla questione si apre un nuovo fronte di polemica politica. Per Stefano Fassina (Sinistra per Roma), “Il referendum fu un clamoroso flop e votò poco più del 10% degli aventi diritto. Ma è corretta la richiesta dei Radicali di portare in Aula Giulio Cesare il risultato per il dovuto pronunciamento del Consiglio. In Consiglio ribadiremo le ragioni del nostro No alla privatizzazione”.
Lato Lega. Il consigliere comunale Davide Bordoni chiede la convocazione della Commissione Trasparenza, mentre il vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, Giuseppe Cangemi, afferma: “La Raggi, incapace anche solo di portare in Aula i risultati del referendum sulla messa a bando del TPL, invece di preoccuparsi della minaccia di un commissariamento, annuncia trionfante di aver salvato Atac. Becera propaganda elettorale inaccettabile quando gli utenti patiscono disagi ogni giorno”. Anche Dario Rossin, ex consigliere comunale appena approdato nelle fila leghiste: “La sindaca Raggi, fortunatamente ormai alla fine del suo mandato, non riesce nemmeno a far sapere ai cittadini l’esito del referendum sulla messa a bando del Tpl, e rilancia un fantomatico salvataggio di Atac che però vede solo lei. E infatti, l’ombra del commissariamento aleggia incombente sulla Capitale”.

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