Il bilancio consolidato del Campidoglio è in ritardo. Parliamo del documento contabile sui conti comunali che raccoglie anche i bilanci di tutte le società partecipate, da Atac ad Ama, da Acea a Farmacap, da Assicurazioni di Roma a Roma Metropolitane, Centro Agroalimentare, Centrale del Latte, Roma Servizi per la mobilità e così via.
In totale le società partecipate, stando al sito del Comune (aggiornato al lontano 2010) sono una quindicina e, almeno per alcune di esse, il “peso” specifico sui conti di Palazzo Senatorio è decisamente consistente. Ama e Atac su tutte ma anche Roma Metropolitane o Farmacap giocano un ruolo enorme sui debiti del Campidoglio.
Il bilancio consolidato, dunque, è il documento contabile generale del Comune. Normalmente l’approvazione del consolidato è fissata al 30 settembre. Il Governo, con il cosiddetto “Decreto Rilancio, ha poi posticipato questa scadenza al 30 novembre.
Solo che la data è passata e il consolidato è ancora ben lontano dall’essere approvato.
Denuncia Francesco Figliomeni, Fratelli d’Italia e vicepresidente del Consiglio comunale: “La mancanza di indicazioni, da parte della giunta Raggi, sul corretto iter amministrativo della presentazione dei documenti contabili potrebbe causare ulteriori danni ai romani visto che il bilancio consolidato, la cui scadenza originaria era al 30 settembre poi prorogata al 30 novembre dal Decreto Rilancio di maggio, è stato presentato con notevole ritardo ed ancora non è stato approvato”.
Non solo in ritardo ma “in commissione bilancio, abbiamo rilevato la mancanza della relazione dell’Organismo di Revisione Economica e Finanziaria (Oref)” che, stando agli uffici del bilancio potrebbe arrivare oggi.
Tuttavia, secondo Figliomeni nonostante mancasse il parere dell’Oref “i grillini hanno espresso ugualmente il parere in palese violazione della normativa vigente e pertanto auspichiamo un intervento del Prefetto”.
Per altro, sarà interessante vedere come potrà essere approvato un Consolidato quando mancano ancora i bilanci sia di Ama che di Roma Metropolitane, quest’ultimo rinviato a data da destinarsi solo pochi giorni fa.
Il Campidoglio però ci tiene a specificare che “il ritardo rispetto al 30 novembre del termine per l’approvazione è comprensibile per il Covid e il lavoro su variazione di bilancio e previsionale. Il termine per l’approvazione del bilancio consolidato non è perentorio come per i bilanci di previsione o l’assestamento”.
Cosa c’entrino Covid e una procedura abituale come il previsionale lo sanno solo a Palazzo Senatorio.