• mercoledì 24 Aprile 2024 17:30

Da una parte il caos, le proteste, la prova annullata e le contestazioni sull’anonimato. Dall’altro, si forma una sorta di “comitato spontaneo” di chi il concorsone bandito dal Comune di Roma lo ha passato e non ci sta ad essere “strumentalizzato” nell’agone politico.
Parliamo del concorso per l’assunzione di 100 funzionari amministrativi al Campidoglio. Anche se le prove si stanno facendo ora, il bando è del 2020 e ha subito una serie di modifiche dovute ad interventi del Governo legati all’emergenza Covid.
Sin dall’inizio si sono registrate proteste – anche relative alle prove per gli altri concorsi – legate alla questione dell’anonimato: invece di utilizzare due codici a barre da applicare uno sul foglio delle risposte e l’altro sul foglio contenente il nome del candidato (messo in busta chiusa separata), le denunce hanno riguardato il fatto che ci fosse uno solo codice, apposto, per di più, dai commissari del concorso.
Pochi giorni fa, invece, il 25 giugno, l’ultima prova della sessione di esami per questo impiego specifico (funzionari amministrativi) è stata annullata durante le prove: due risposte uguali a un quesito, tablet bloccati e, alla fine, prova annullata e rinviata al prossimo 5 luglio.
Polemiche politiche a non finire: le prove non sono gestite dal Comune ma sono affidate alla Formez, società del Dipartimento Funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei Ministri che si occupa proprio di concorsi e formazione.
Insieme alle polemiche – costi sostenuti, stress, ripetizione del tutto – si è però formato un “Comitato spontaneo di idonei” del concorso per 100 funzionari. Comitato che attacca: “abbiamo però registrato con dispiacere anche una molteplicità di cori di proteste, relative ad ipotetiche irregolarità che ormai sembrano riguardare pressoché tutte le sessioni, finanche quella del 5 luglio che paradossalmente ovviamente, ancora si deve tenere. Spiacerebbe se questo fosse il risultato di mere strumentalizzazioni di diversa natura, tendenti magari a cavalcare i bisogni degli ultimi mettendoli gli uni contro gli altri, per non meglio precisate ragioni. Siamo i primi a dimostrarci solidali con i colleghi del 25 giugno e fare loro i nostri migliori auguri per la prossima sessione di esami, contestualmente auspichiamo che chi tra i concorrenti delle altre sessioni possa dimostrare concretamente legittime imprecisioni e/o refusi che abbiano inciso sul raggiungimento del punteggio minimo di idoneità, abbia la possibilità di ottenere il ricalcolo del punteggio. chi come noi è riuscito a superarla, con grande sacrificio e dispendio di tempo e risorse, non intende fungere da capro espiatorio o rischiare una legittima possibilità di assunzione”.

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