Sette giorni e il 4 e 5 ottobre si torna alle urne in cinque Comuni della provincia di Roma con più di 15mila abitanti per il turno di ballottaggio necessario ad eleggere i nuovi Sindaci.
Al primo turno solamente Albano Laziale e Colleferro hanno avuto i primi cittadini eletti al primo turno: nel primo, dopo i due mandati del Pd Nicola Marini, il 20 e 21 settembre è stato eletto Massimiliano Borelli (Pd), consigliere comunale dal 1996 e presidente del Consiglio comunale dal 2010. A Colleferro, invece, viene confermato per il secondo mandato Pierluigi Sanna, Pd, con oltre il 75% dei voti.
C’era un terzo comune con una giunta uscente del Pd, Zagarolo, ma qui si va al ballottaggio e, considerando anche la storia politica del paese, da sempre a sinistra, è già un buon risultato per il centrodestra. A sfidarsi, saranno la vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici uscente, Emanuela Panzironi, Pd, che ha sfiorato l’elezione al primo turno, fermandosi però al 49,02% dei voti. Contro si troverà il candidato del centrodestra, Marco Bonini, che ha incassato il 25,4% dei voti. La partita appare segnata, anche perché i 5Stelle, che hanno candidato Marco Ricciardi, hanno un “tesoretto” del 4% circa dei voti che potrebbero risultare determinanti.
Politicamente, per il Pd era fondamentale riconfermare le tre Amministrazioni uscenti, Albano Laziale, Colleferro e Zagarolo. Perché la vera partita per centrodestra e centrosinistra si va a giocare sugli altri quattro comuni al voto che erano governati due dai 5Stelle – Genzano e Anguillara Sabazia – e due – Ariccia e Rocca di Papa – da liste civiche.
Nei comuni ex grillini la storia è stata praticamente uguale: elezione trionfale nel 2016, crepe interne alla maggioranza che poi portano alla fine a sfiduciare i sindaci uscenti, ad Anguillara Sabrina Anselmo e a Genzano Daniele Lorenzon. Dimissioni per entrambi ed elezioni anticipate. Primo dato: i grillini ad Anguillara non si sono nemmeno ripresentati al voto. A Genzano hanno riprovato, presentando Walter Ippolito come candidarto sindaco, finendo però ultimi con meno del 6% dei consensi. Insomma, un disastro totale.
Ad Anguillara, per la poltrona di primo cittadino, si sfideranno il candidato di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, Angelo Pizzigallo, che parte dal 35,05% dei voti; e Michele Cardone, candidato dal Pd e da una civica, indietro col 29,79%. Determinante sarà capire dove finiranno i voti degli altri due candidati, Francesco Falcone e Sergio Manciuria, visto che quest’ultimo è comunque vicino alle posizioni di centrodestra.
A Genzano la partita sarà fra il candidato del centrosinistra, Carlo Zoccolotti, in vantaggio col 36,56% dei voti, su quello di centrodestra, Piergiuseppe Rosatelli, fermo al 27,59%.
Per gli altri due, Ariccia e Rocca di Papa, si tratta di elezioni anticipate ma dovute al decesso dei sindaci eletti nel 2016: Roberto De Felice da Ariccia scomparso per malattia e Emanuele Cristini, da Rocca di Papa, deceduto in seguito ai postumi dell’incendio del palazzo comunale dal quale, incurante del pericolo, ha fatto uscire tutti perdendo la vita dopo sette giorni di agonia.
Ad Ariccia parte in vantaggio il candidato di centrodestra, Gianluca Staccoli che al primo turno ha preso il 39,08%. Se la vedrà con Emilio Cianfanelli, candidato di liste civiche di sinistra che è arrivato secondo con il 20% netto. Determinante sarà capire se si chiuderà l’accordo con il Pd il cui candidato, Emilio Tomasi, che è arrivato terzo con il 16%. Anche qui, per dovere di cronaca, si registra l’ultima melanconica posizione per il candidato grillino, Emanuele Imperioli, che ha portato a casa solo il 3,45% dei consensi.
Da ultimo, Rocca di Papa: qui fuori dal ballottaggio tanto i 5Stelle quanto il candidato ufficiale del Pd (Andrea Croce, quarto col 19%) e secondo turno fra la candidata di quattro liste civiche, Veronica Cimino, che parte prima con il 27,46% tallonata da quello di centrodestra, Massimiliano Calcagni, che ha preso il 25,85%.