• giovedì 25 Aprile 2024 17:07

Si allarga la “grande famiglia” degli staff della Giunta Raggi. Nella seduta di Giunta di giovedì 26 sono state, infatti, approvate tre delibere per altrettanti nuovi contratti, tutti per l’ultima arrivata in casa Raggi, l’assessore ai Rifiuti, Katia Ziantoni, nominata dal Sindaco a metà settembre.
Per i circa sette mesi che ci separano dalla fine del mandato della Raggi, questi tre contratti costeranno alle casse del Campidoglio 187mila euro, cioè poco meno di nove mila euro al mese di spesa lorda.
Intanto promozione e lauto aumento di stipendio per Valeria Allegro (link alla delibera), assunta nello staff della Raggi a settembre dello scorso anno a 55mila euro lordi. Spedita a fine settembre 2019 a fare la delegata ai rifiuti nell’interregno seguito alle dimissioni di Pinuccia Montanari, ora passa a fare la capo staff della Ziantoni.
Copia e incolla, per le delibere: quella iniziale del settembre 2019 riporta come motivazione della nomina: “Allegro alla luce della formazione culturale e delle competenze dalla medesima acquisite giuste risultanze curriculari dalle quali risulta significativa l’esperienza maturata quale Consulente della Commissione Bicamerale sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati, quale Assistente legislativo” del deputato grillino Stefano Vignaroli. Identico il testo della delibera da capostaff.
Copiato a parte, l’emolumento sale del 38% arrivando a 89mila euro lordi l’anno. Da evidenziare come alla Allegro venga riconosciuto un “emolumento unico” (una sorta di compenso per la posizione) che è di 45mila euro e spicci contro uno stipendio base di 44mila.
Segue il controllore dei conti Ama, cioè Roberto Scarlattei (link alla delibera), viterbese classe 1972, assunto quasi 55mila euro e mezzo per sette mesi.
Terza assunta, proveniente dall’Ansa video, con l’incarico di fare i video per la Ziantoni è Wendy Anne Elliott (link alla delibera) a 42.500 euro lordi.
Attacca Francesco Figliomeni, consigliere di Fratelli d’Italia e vice presidente dell’Assemblea Capitolina: “I paladini dell’onestà e della trasparenza continuano a riempire di loro persone di fiducia ogni angolo della macchina amministrativa capitolina. Aspetto vergognoso già di per sé, ma reso ancora più grave dal momento di grande difficoltà economica legata al Covid-19, che l’Italia sta vivendo. Sembra non arrestarsi l’infornata di persone di fiducia che più che presentare dei curricula di un certo rilievo, indispensabili per la macchina amministrativa, sono premiati perché attivisti di partito”.

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