• mercoledì 24 Aprile 2024 14:27

Nulla da fare: a Natale i 147 lavoratori di Roma Metropolitane e le loro famiglie dovranno stringere la cinghia. Il 40% dello stipendio di novembre, quello intero di dicembre e le tredicesime non arriveranno. A meno di un miracolo che il Campidoglio sta tentando di scaricare sulle spalle dei creditori non riuscendo a sbloccare i pagamenti alla società.
Andiamo per ordine. Roma Metropolitane, la società di proprietà del Campidoglio e che si occupa di progettazione di grandi infrastrutture di trasporto come le metropolitane, è stata messa in liquidazione dalla Giunta Raggi. Risultato: il Comune non paga più. Ma Roma Metropolitane è anche stazione appaltante, cioè bandisce le gare d’appalto. Lo fa per conto del Comune, ovviamente, ma ne risponde direttamente. Per cui, quando c’è un contenzioso in tribunale, ne risponde la stazione appaltante.
Quindi Roma Metropolitane ha accumulato debiti vari per circa 40 milioni di euro. Uno di questi, da 900mila euro con Metrofil, è relativo a una sentenza di condanna del Comune per il corridoio della mobilità Eur Laurentina. E il creditore ha pignorato i conti di Roma Metropolitane che, però, così non può più neanche pagare gli stipendi. Gli altri 39 milioni di debiti – con Metro C, Salini e De Santis –  stanno procedendo verso i pignoramenti ma ancora non sono arrivati a dama.
Per sbloccare gli stipendi servono 900mila da dare al creditore per ottenere la revoca del pignoramento. Il Comune, dall’11 novembre scorso, narra di delibere per riconoscere debiti fuori bilancio a Roma Metropolitane che consentirebbero di chiudere almeno questo contenzioso. L’11 novembre scorso il direttore del Trasporto Pubblico Locale del Comune, Alberto Di Lorenzo, ha annunciato in Commissione Mobilità e Bilancio che queste delibere erano in preparazione ed erano all’Organismo di Revisione economico finanziaria (Oref). Siamo al 12 dicembre e, stando all’ultima riunione di mercoledì 9, sempre all’Oref stanno. A meno che il creditore non si convinca a rinunciare a pignoramento in attesa futura dell delibere consentendo così il pagamento degli stipendi.
Attaccano le opposizioni. “La Raggi dovrebbe mettere a soqquadro il Campidoglio – attacca Davide Bordoni (Lega) – la mancanza di volontà politica, da sola, non può giustificare la disperazione dei lavoratori e delle loro famiglie”.
Ancora più duro Francesco Figliomeni (Fratelli d’Italia): “La Raggi e la sua banda di incapaci non tenti di scaricare sui creditori le gravissime responsabilità della giunta che, invece di attivarsi per consentire ai lavoratori di trascorrere un sereno Natale, pensa a “Livornizzare” Roma” con le tantissime”.

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