• venerdì 19 Aprile 2024 01:26

Il caos di Farmacap – l’azienda di proprietà del Comune che gestisce le 45 farmacie comunali e che, al termine del quinquennio grillino in Campidoglio, è a un passo dal fallimento – fa sempre più paura: non ci sono più soldi per pagare le quattordicesime dei dipendenti e per pagare i fornitori. Lo spettro del fallimento si avvicina a grandi passi mentre la Corte dei Conti esprime più di una riserva sull’idea dell’ultimo minuto, di accorpare le farmacie a Zetema, proposta avanzata dall’assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, al termine del Consiglio comunale straordinario sull’Azienda del 6 maggio scorso.
Ieri audizione in Commissione Trasparenza del nuovo commissario straordinario di Farmacap, Jacopo Marzetti, nominato dalla Raggi dopo le dimissioni in Aula del precedente commissario (sempre nominato dalla Raggi), Marco Vinicio Susanna.
Assente alla seduta della Trasparenza l’assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, attaccato dalla presidente della Commissione Servizi Sociali, Maria Agnese Catini (già 5Stelle oggi Gruppo Misto): “Lemmetti alla mia Commissione ha detto che Farmacap non sarebbe di sua competenza. È scandaloso appioppare ora tutte le responsabilità e le competenze all’assessore Mammì”.
Durante la Trasparenza, il neo commissario Marzetti ha spiegato: “farò di tutto per arrivare al pagamento della quattordicesima, ma la situazione di fatto a oggi non permette di pagare né i fornitori né la quattordicesima. Per me è essenziale il pagamento dei lavoratori, la quattordicesima è un diritto assolutamente necessario”.
Durissimi i sindacati: “Marzetti dichiara che devono essere trovati i responsabili ma noi già li abbiamo indicati da mesi: la sindaca Raggi, l’assessore Lemmetti che è incaricato delle Società Partecipate, i commissari che hanno mantenuto incarichi costosissimi senza produrre una ripresa”, scrivono in una nota Cgil, Cisl e Uil. Si aggiunge l’Ugl che chiede un incontro a Lemmetti e al sindaco Raggi e auspica “la partecipazione di tutti i sindacati senza divisioni ideologiche”.
Farmacap vanta un credito di oltre un milione di euro nei confronti del Comune e ma ha debiti verso fornitori di 600mila euro. Per questo, Marzetti ha annunciato di aver richiesto “un anticipo di cassa sulla futura vendita di beni immobili” per avere liquidità.
In questo caos, sul quale pesa la mancata approvazione dei bilanci dal 2013 al 2020 (sindacature Marino e Raggi), cala la mannaia la Corte dei Conti: senza bilanci non si può neanche valutare appieno l’idea di Lemmetti di unirla on Zétema. In ogni modo, i magistrati contabili ricordano al Comune che “ogni decisione di razionalizzazione deve essere ancorata” alle norme, ovvero che l’accorpamento sia fra società che svolgono attività “analoga o similare” fra loro.

fermacap

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