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ARBITRI, RICOMINCIARE DA ZERO

Mag 11, 2022

E così, anche Banti viene sospeso. Ormai sono più quelli sospesi che quelli che vanno in campo. E quasi tutti i sospesi, sono stati sospesi dopo aver arbitrato la Roma. Per cui, o arbitrare la Roma risulta esiziale per un arbitro o qualche cosa non quadra.

La verità più elementare, al di là dei colori del tifoso, è che la classe arbitrale di calcio va rifondata. Da zero. E di corsa.

Questa è l’unica certezza dopo un campionato scaduto fra la farsa e l’incapacità conclamata, con arbitri che vengono sospesi e poi tornano a far danni. Con posizioni in classifica, piazzamenti, retrocessioni e scudetto, decisi da questi signori col fischietto.
Per rifondare significa rimuovere il designatore che ha dimostrato l’incapacità di saper scegliere gli uomini giusti per le gare e che si è limitato, a volte con comunicati, più spesso in silenzio, a sospendere o mandare in serie B dopo periodi più o meno lunghi di riposo, quei tantissimi fischietti che avevano combinato casini inenarrabili.
A seguire, dopo il designatore, due terzi degli arbitri devono semplicemente andare a casa e le partite limitarsi a guardarle dai divani o, al massimo, in qualche salotto televisivo dove potranno limitarsi a far danni con le parole e non più con cartellini e fischiatine varie.
Piuttosto, chiamiamoli da altri Paesi in attesa di creare una credibile classe arbitrale di professionisti veri
Torino-Inter; Juventus-Roma; Fiorentina-Roma, Spezia-Lazio: sono solo gli episodi più eclatanti di “errori”.
E se sono errori e non altro, aspettiamo fiduciosi che un giorno qualcuno si svegli, qualcuno in Procura intendo.
L’abbiamo già visto in passato. Lo chiamarono “piagnisteo” o “sudditanza psicologica”. I più ilari giunsero a teorizzare che torti e favori si compensano durante la stagione.
Poi arrivò calciopoli e spazzò via tutte queste idiozie: era mafia. Mafia che controllava le designazioni, i rigori, i fuorigioco, le sanzioni disciplinari e le squalifiche. Che comprava e vendeva campionati.
Se quella di oggi sia una riedizione della mafia o sia solo una eccezionale ventata di incapacità spetterà alla Procura deciderlo. Sempre se si sveglieranno anche lì.
Nel frattempo, possiamo fare i conti:
Guida ha danneggiato la Roma nel derby di andata e a Firenze.
Guida è lo stesso che in Torino-Inter non riuscì a capire che c’era fallo su Belotti. Che nel derby non vide il fallo su Zaniolo. Che nel derby, a inizio ripresa, non vede il fallo da secondo giallo di Leiva su Mkhitaryan. E che ieri è riuscito nell’impresa di decidere che una simulazione era un rigore.
Aureliano a Venezia con cui giocheremo la prossima gara che sarà l’ultima ancora di salvezza per i  veneti: o vincono o vanno in serie B. Strano: l’ultima gara col Bologna è stata decisa da un errore arbitrale a favore del Venezia.
Di Milan-Roma e Roma-Milan e dei relativi arbitri (Maresca e Chiffi) è meglio non parlare sennò mi arrestano. Di Orsato, poi, è bene tacere sennò mi danno la sedia elettrica.
Pairetto e Nasca, grazie a Dio, ce li siamo tolti almeno fino a fine stagione visto il casino combinato a Spezia con il gol, all’ultimo minuto, in netto fuorigioco concesso con tanto di Var alla Lazio. Nasca è quel bravissimo Var che a Torino non vede il fallo di mano di Cuadrado che vizia il gol del vantaggio bianconero, che col Genoa riesce a vedere la pizzicata di Abraham e annulla il gol della vittoria di Zaniolo.
Pairetto è quello che a Bologna ammonì senza falli Abraham e Karsdorp, in diffida, facendo loro saltare l’andata con l’Inter. È quello che ha ammonito Zaniolo col Napoli, non tira fuori il rosso per il fallo su Oliveira.
Pairetto/Nasca: un’accoppiata che può costare allo Spezia la serie B, alla Lazio può regalare l’accesso alla Uefa a danno di Roma, Fiorentina e Atalanta. Un capolavoro.
In confronto a questi, l’errore di Rapuano a Udine (con l’espulsione di Pellegrini del tutto inventata che gli costerà il derby di andata) sembra quasi un buffetto
Facciamo due conti, limitandoci al caso As Roma:
  • Juventus-Roma: +3 punti alla Juve; 0 alla Roma
  • MIlan-Roma; + 3 punti al Milan, 0 alla Roma
  • Roma-Milan; + 3 punti al Milan, 0 alla Roma
  • Venezia-Roma; + 3 punti al Venezia, 0 alla Roma
Da soli valgono da 4 a 12 punti in più per a Roma
Quasi accademico il conteggio sul derby di andata: la dinamica non può suffragare una revisione di punteggio. Lo stesso per Bologna.
Possiamo aggiungere Spezia-Lazio; + 3 punti alla Lazio, 0 allo Spezia
E Torino-Inter, + 1 punti all’Inter, 1 al Torino
Se questi scandali non fossero avvenuti, la possibile classifica sarebbe:
INTER 77 (ipotizzando la vittoria del Toro)
MILAN 74
NAPOLI 73
JUVENTUS 67 (ipotizzando il pareggio con la Roma a Torino)
ROMA 65 (ipotizzando pareggi con la Juve a Torino e le due col Milan e la vittoria col Venezia)
LAZIO 60
FIORENTINA 59
ATALANTA 59
VERONA 52
TORINO 50
SASSUOLO 47
UDINESE 44
BOLOGNA 43
EMPOLI 37
SPEZIA 34
SAMPDORIA 33
SALERNITANA 30
CAGLIARI 29
GENOA 28
VENEZIA 22
Una roba decisamente diversa da quello schifo che vediamo oggi.
Nota metodologica: nello stilare questa classifica, mi sono limitato (avendo come base la Roma e alcune altre gare ma sono certo che ce ne siano molte altre) a considerare solo due parametri: gara effettivamente decisa dalle decisioni arbitrali. Il che significa, per intenderci, un rigore inesistente dato o uno vero non dato, un gol annullato o simili. Cioè decisioni che hanno alterato il risultato. Non ho inserito gare semplicemente “condizionate” da un arbitraggio sbagliato. Ovvero gare segnate da cartellini o magari da episodi anche importanti ma che, magari giunti all’ultimo minuto, non hanno poi cambiato il risultato.
Per inciso: qualche arbitro è stato ufficialmente sospeso, qualcuno silenziosamente messo in ferie per qualche partita, qualcuno spedito in serie B. Darwin direbbe che la natura li sta selezionando. Il problema è che quelli che restano…
Breve riepilogo:
Dopo aver arbitrato la Roma a Bologna, Pairetto venne spedito in B.
A Rapuano e Chiffi, venne dato un turno di riposo.
Più di un turno di risposo venne dato a Guida (derby), Orsato (Juventus a Torino), Maresca (Milan), Aureliano (Venezia). Tre di loro – Guida, Orsato, Maresca – ripartirono dalla B. Aureliano rimase fermo settimane rientrando al Var.
Per dovere di cronaca, le pronunce ufficiali arrivarono solo per Guida e Maresca. Per gli altri, un silenzioso avvicendamento.

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