• sabato 27 Aprile 2024 19:00

Fra i primi a lanciare l’allarme sul trasporto pubblico strapieno e rischio di contagio Covid è stato il direttore dello Spallanzani, Francesco Vaia, che ha auspicato l’impiego di mezzi militari in ausilio a quelli Atac.
Ieri, il Pd Marco Palumbo ha presentato in Consiglio comunale una mozione per usare i bus turistici in supporto a quelli del Tpl capitolino.

Giovanni Mottura, amministratore unico di Atac

Atac, invece, continua a minimizzare con l’Amministratore unico, Giovanni Mottura, che dice: “Noi ci stiamo attenendo in maniera rigorosa alle indicazioni del Governo e del Comitato tecnico-scientifico, che ha stabilito che il riempimento dei mezzi all’80 per cento è un trasporto sano e fisiologico”. Le scene quotidiane di gente ammassata sui bus, nelle metro, alle stazioni o sui trenini per Ostia e Viterbo sono, per Atac, ovviamente una errata “percezione” della realtà. In pratica, siamo ai limiti delle visioni, di massa ma sempre visioni:la percezione su un mezzo che ospita 80 persone invece delle 100 possibili è quella di essere molto vicini” ha detto Mottura. 

Riccardo Magi, deputato +Europa e Radicali

Che, per usare l’espressione adoperata da Riccardo Magi (Radicali), dovrebbe farsi un giro sui bus insieme al sindaco, Virginia Raggi: “invito Raggi e Mottura a prendere una metro e un bus insieme, partiamo da Anagnina alle 8 del mattino, arriviamo a Termini e poi, ancora insieme, saliamo sul 64 direzione San Pietro”. Questo perché, dice Magi che questa cosa della “percezione” è solo “il nuovo, stucchevole refrain della Raggi. A Roma i bus passano quando vogliono e le attese sulle banchine della metropolitana hanno una media di svariati minuti”. 

Francesco Vaia, Istituto Spallanzani

Ecco quindi l’allarme lanciato da Vaia sul Corriere della Sera: “il sistema dei trasporti pubblici con la capienza all’80% non può andare. È sbagliato. È un grave errore. In questo modo non si rispetta la regola più importante per prevenire il contagio: quella del distanziamento sociale. In attesa di una soluzione strutturale, si dovrebbe pensare, specie in funzione degli ingressi degli studenti nelle scuole, a un’integrazione con privati, come ad esempio con i bus turistici e i mezzi militari”.

Marco Palumbo, consigliere comunale Pd


E ieri, si aggiunge Palumbo: “Sfruttare i bus turistici per rafforzare il trasporto pubblico locale e, al contempo, sostenere il settore delle aziende addette ai servizi turistici in questo momento di grave crisi”, dice annunciando il deposito della mozione in Aula firmata dall’intero Gruppo Pd. Purché siano utilizzati con raziocinio: la prima linea S, la S02 Ponte Mammolo-Termini, ha già chiuso i battenti e domani, 22 ottobre, seguirà anche la S01 Anagnina-Termini, per “scarso utilizzo da parte dell’utenza”. Magari perché la metro impiega 20 minuti e il pullman un’ora per fare lo stesso percorso?

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