“Ad Ariccia serve un ricambio generazionale e io faccio appello al voto dei cittadini che si sentono liberi da schemi ideologici e che hanno a cuore Ariccia: io voglio portare Ariccia nel futuro”.
Gianluca Staccoli, candidato per il centrodestra e due liste civiche, visto che al primo turno ha preso il 40% dei voti e il suo competitor, Emilio Cianfanelli, si è fermato al 20%, possiamo dire che lei entra in conclave da sindaco in pectore?
“C’è ancora un ballottaggio da fare”.
Sì ma il Pd ha già fatto sapere che no appoggerà Cianfanelli.
“Io credo che Cianfanelli abbia raccolto già quanto poteva raccogliere come consensi ma il ballottaggio è un’elezione a sé. E io sto concentrando la campagna sui temi del futuro”.
Cianfanelli l’attacca parlando di una incompatibilità per un appalto edilizio in Comune, sostenendo che lei è proprietario di una grande azienda edile.
“È un attacco personale alla mia persona e al lavoro che svolgo. Come già chiarito le accuse che mi si rivolgono sono totalmente false e prive di fondamento. Tutto nasce per una denuncia anonima in cui si fa riferimento alla ineleggibilità a Sindaco di chi ha un appalto con il Comune. Ma, intanto non ho quote della società in questione dal 1999 e in secondo luogo non è un appalto ma una convenzione. Cianfanelli cerca di spostare il confronto dall’aspetto politico a quello personale per tentar di far dimenticare alle persone di Ariccia il suo malgoverno nei venti anni in cui ha amministrato con scarsi risultati Ariccia”.
Lei parla di Ariccia futura, cosa intende?
“Noi ci stiamo concentrando per portare le nuove tecnologie da una parte ma anche le nuove filosofie in città. Ad esempio sulla green economy o sull’utilizzo delle piattaforme avanzate. Per questo rivolgo un appello a tutti i cittadini che non vogliono tornare indietro nel passato, a quei vent’anni di immobilismo: concedetemi la vostra fiducia”.