• venerdì 26 Aprile 2024 12:58

Il caos è arrivato intorno all’ora di pranzo: per un paio d’ore traffico impazzito intorno al Centro Commerciale Maximo sulla Laurentina. I 3800 posti auto erano tutti pieni ed è stato necessario procedere alla chiusura. Ovvie le ripercussioni in tutta la zona.
Maximo
Il traffico alle 15 circa all’esterno del Maximo

A metà pomeriggio, poi, piano piano, la situazione è rientrata nella normalità: l’inaugurazione del Maximo, quindi, è andata più o meno secondo previsioni. La polizia locale ha potenziato ulteriormente il servizio di controllo per agevolare la viabilità. La situazione poi è andata normalizzandosi nel resto del pomeriggio. Verifiche di routine da parte degli agenti anche all’interno all’apertura per accertare il rispetto delle norme anti-Covid.

L’afflusso principale è stato registrato al punto vendita della Primark, il primo a Roma del colosso irlandese dell’abbigliamento giovanile con code decisamente lunghe anche svariate centinaia di metri. Degli altri 160 negozi, invece, pieni ma non “presi d’assalto”.
La fila per entrare da Primark
(Foto F. Benvenuti)
Immancabili le polemiche politiche come la abituale minaccia dell’ennesimo esposto da parte del Codacons contro il Comune “per concorso in epidemia” qualora “emergeranno contagi legati agli assembramenti odierni”.
Attacca il Pd: “Gli assembramenti sono uno degli anelli deboli del controllo della pandemia e il prezzo salato lo pagano gli operatori sanitari, i lavoratori e i cittadini che seguono ler egole anti contagio. Chiediamo alla Sindaca Raggi se si era posto il problema se era opportuno aprire un nuovo centro commerciale il giorno del black friday dal punto di vista pandemico”.
Per Stefano Fassina, invece, ora servono le opere pubbliche: “con il ricatto del lavoro, gli interessi privati prevalgono sul bene della comunità. Gli investimenti privati fioriscono sulle macerie di una città sfiancata dalla mancanza di servizi efficienti e di opere pubbliche”. Discorso analogo per Cristina Grancio: “È evidente che a Roma quando i poteri forti decidono di sottomettere i bisogni dei cittadini, sottoscritti negli accordi urbanistici, trovano a sostenerli tutte le forze politiche”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *