• sabato 20 Aprile 2024 12:59

 

Eurnova non ci sta, diffida il Comune e minaccia causa alla As Roma: il progetto Stadio di Tor di Valle deve andare avanti.

Venerdì scorso, dopo un lungo CdA, la Roma aveva annunciato la decisione di abbandonare il progetto Tor di Valle considerato non più sostenibile (qui il testo del comunicato del CdA).

E, ieri pomeriggio, la società di Luca Parnasi, partner della Roma sin dal 2012 nel progetto Stadio e presentatrice del progetto, ha spedito una missiva in Campidoglio (qui il testo completo) e alla stessa As Roma. Per conoscenza la lettera è stata spedita anche alla CPI Tor di Valle, la società che l’immobiliarista ceco, Radovan Vitek, ha creato proprio in vista della chiusura dell’accordo di compravendita con Parnasi di terreni e progetto Stadio.

Intanto, Eurnova intanto annuncia una causa contro la As Roma (“Ferma la riserva di agire nei confronti della As Roma per gli enormi danni che sta provocando”) e poi obietta punto per punto alle motivazioni che hanno spinto la Roma al grande addio. Intanto, Eurnova sottolinea come la Roma sia solo l’utilizzatrice finale dell’impianto e non la presentatrice del progetto. Quindi, non può essere la Roma a rinunciare al progetto. E, da qui la diffida rivolta al Campidoglio a non accettare la decisione della società giallorossa.

Secondo: Eurnova contesta la validità della decisione di sciogliere il contratto che, appunto, vede la Roma utilizzatrice dello Stadio. L’esistenza di questo vincolo è essenziale per rispettare la più importante previsione della legge Stadi, quella, appunto, di avere un legame giuridico fra una società sportiva e il presentatore. Secondo Eurnova questo è un contratto e quindi non si può sciogliere perché una delle due parti semplicemente cambia idea.

Nella lettera, poi, si affronta la questione dei pignoramenti e della annunciata compravendita di terreni e progetto fra Parnasi e Vitek. I legali di Parnasi ribadiscono l’imminenza della compravendita “prevedibilmente già entro il corrente mese di marzo” e soprattutto la condivisione di tutti i passaggi sia con il Campidoglio che con la stessa società giallorossa. Dalla Roma un secco no comment.

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