• venerdì 4 Ottobre 2024 21:04
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Svolta in arrivo su Concorsopoli: il Comune di Allumiere va dritto verso l’annullamento del concorso per diplomati da cui è deflagrato il grande caos delle assunzioni “chiacchierate” in Consiglio regionale di personale politico, portaborse, assistenti di politici, praticamente tutti del Pd.
Il sindaco di Allumiere, Antonio Pasquini, già nello staff dell’ex presidente del Consiglio regionale, Mauro Buschini, ha convocato per oggi pomeriggio una riunione dei Capigruppo (qui il testo della convocazione) nella quale sarà illustrato il parere richiesto dal Comune all’avvocato viterbese Stefano Trippanera.
In sostanza, l’avvocato interpellato dall’Amministrazione comunale ritiene che siano stati commessi una serie di errori che rendono viziato e, perciò, annullabile il concorso.
Si legge nelle sei pagine di relazione (qui il testo completo), che “la graduatoria degli ammessi alla prova scritta [dalle preselettive, ndr] risulta viziata per contrasto con le previsioni del bando di gara che limita l’accesso alla prova scritta ai primi venti classificati. La procedura concorsuale espletata risulta quindi viziata e l’Amministrazione dovrà valutare la percorribilità di un annullamento anche in autotutela degli atti che ne siano conseguiti”.
Oggi, dunque, il sindaco riferirà ai capigruppo sul parere dello studio legale ed è plausibile, quindi, ritenere che si andrà verso un annullamento definitivo dell’intero concorso: un atto che non è certo politico quanto tecnico ma per il quale una “copertura” politica del consiglio comunale non è certo da sottovalutare.
Questo annullamento, se confermato, avrà un effetto diretto: toglierà dagli impicci il Consiglio regionale del Lazio: se il concorso cade, cade anche la sua graduatoria dalla quale la Pisana aveva attinto a piene mani per assumere a tempo indeterminato persone legate a filo doppio al Pd.
Dopo l’esplosione dello scandalo – e Concorsopoli non è solo il concorso di Allumiere ma nel ciclone mediatico/giudiziario ci sono finiti altri concorsi come quelli delle Asl di Latina, Frosinone, Roma 4 e Roma 5 – dentro il Pd è iniziato un braccio di ferro che ha visto la corrente dei Dem delle province di Roma e di Frosinone (Bruno Astorre, Daniele Leodori e Mauro Buschini) finire sul banco degli imputati. L’unica vittima illustre, per ora, è Buschini che si è dimesso da presidente del Consiglio regionale sostituito da Marco Vincenzi. Il resto, però, dall’Ufficio di Presidenza del Consiglio al resto della componente, sta ancora tutto lì.

 

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