Lo avevamo scritto giusto quattro giorni fa e ora anche Atac lo conferma: i 900 bus serviranno per “coprire” quelli che Atac deve mandare alla demolizione.
Sempre se si salveranno dal fuoco. Nelle carte del Concordato fallimentare, Atac aveva già evidenziato come dell’intera flotta esistente nel 2017 – anno di avvio della procedura fallimentare – dovessero essere dismessi 700 bus da scegliere, ovviamente, fra i più vecchi.
Ed era, quindi, chiaro come i 900 bus in arrivo fossero semplicemente delle sostituzioni di quelli più vecchi.
Ieri Atac ha diffuso una nota stampa: “La rottamazione dei bus con età media compresa fra i 15 e i 20 anni procede come previsto dal piano di concordato. Continua l’opera di ammodernamento del parco bus iniziato ormai da diversi anni e che dovrà proseguire anche in futuro per garantire un’età media media dei mezzi coerente con le esigenze dei servizio. È opportuno ricordare, infatti, che nonostante l’importante quantità di mezzi nuovi acquistati con l’apporto di Roma Capitale (oltre 900 entro il 2021 dei quali 100 ibridi), rimangono ancora nel parco aziendale (composto, nel complesso, da oltre 1500 mezzi che escono tutti i giorni) molte vetture con età media superiore alla vita tecnica utile”.
Per inciso, nei 900 totali che la Raggi continua a propagandare sono inclusi i 150 acquistati da Ignazio Marino e entrati, però, in servizio sotto la consiliatura attuale.
L’allarme di Atac però è sul futuro: “Per il mantenimento dell’età media del parco, sarà necessario garantire acquisti regolari per almeno 150 bus l’anno, e mandarne in pensione altrettanti, su base decennale, per evitare che si ripeta quanto accaduto in passato. Questa è l’unica strategia che permetterà di migliorare la capacità operativa dell’azienda negli anni a venire e al contempo di contenere i costi manutentivi”.
Ad esempio, per evitare i bus flambé, piaga che ha segnato il quinquennio Raggi più che le Amministrazione precedenti.
Al netto dell’inchiesta della Procura – i cui esiti che non arrivano hanno bloccato anche la Corte dei Conti – il fenomeno dei roghi sulle vetture Atac riguarda principalmente i bus acquistati nell’era Veltroni: ad essere più colpiti sono bus acquistati nel 2004-2006. Ma non sono i soli. Avendo raggiunto più o meno la metà della vita tecnica prevista (15 anni) iniziano a verificarsi casi di roghi anche fra quelli acquistati nell’era Alemanno: il risultato, età delle vetture a parte, è che da quando la Raggi siede in Campidoglio si contano 198 vetture andate a fuoco. Fra le 700 in pensione e quelle andate a fuoco, i 900 bus nuovi vanno più o men pari.