Slitta l’inizio della discussione sulla revoca del pubblico interesse alla costruzione dello Stadio della Roma. Ieri mattina la Commissione Ambiente – che, la scorsa settimana, aveva iniziato la discussione sul parere sulla delibera senza però concluderla – ha espresso parere positivo alla delibera.
Ma, a parte questo, passi avanti reali non se ne segnano. La delibera di revoca è entrata ufficialmente nell’agenda dei lavori del Consiglio comunale che, però, avrebbe dovuto già riunirsi ieri (per discutere in primis della Tari e poi, fosse rimasto tempo, dello Stadio). Invece la seduta non è neanche iniziata: presenti solo 8 consiglieri su 48 (più sindaco Raggi). Niente numero legale e si riparte mercoledì in seconda convocazione, quando basteranno solo 16 presenti a garantire la validità della seduta.
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Mercoledì si ripartità con la Tari e Piano economico finanziario di Ama. Poi sono previste due varianti urbanistiche per altrettanti mercati. E dopo lo Stadio. Difficilmente, però, la discussione inizierà, visto che gli argomenti iniziali dovrebbero assorbire tutto il tempo a disposizione. Quindi, si potrebbe tornare giovedì. Solo che giovedì la seduta sarebbe nuovamente in prima convocazione (24 presenti minimi) e la mattina prima dell’Aula è prevista una seduta congiunta delle Commissioni Lavori pubblici e Mobilità. Congiunta e secretata visto che parteciperanno (dopo il flop della Commissione Sport della scorsa settimana) anche Avvocatura e Segretariato generale.
Difficile pensare che le due Commissioni riescano ad esprimere il parere durante un’unica seduta: fra le domande dei consiglieri e le argomentazioni dei tecnici, la parte secretata dovrebbe occupare tutto il tempo. A quel punto, servirebbe una seconda seduta (pubblica questa volta) per esprimere il parere. Tutto questo dovrebbe comportare lo slittamento alla settimana successiva della discussione in Aula che considerando il tema, sarà prevedibilmente lunga. Insomma, prima di un’altra settimana (se va bene) è arduo pensare che la revoca sia approvata.