• giovedì 25 Aprile 2024 02:21

Non bastassero i cumuli maleodoranti di sacchetti ammonticchiati sui cassonetti; la differenziata al palo; gabbiani, ratti e cinghiali che banchettano sui rifiuti; le strade sporche luride e ridotte a una giungla selvaggia, ora si avvicina il rischio che il Comune possa aumentare la Tariffa dei rifiuti.

Per il 2021 Ama costerà alla collettività 830 milioni 727 mila e spicci euro, dei quali 802 milioni sono da coprire con la Tari: 295 milioni con la parte fissa, cioè i metri quadri dell’immobile, (37%) e 508 milioni (63%) con la parte variabile, cioè il nucleo familiare e il reddito.

Rispetto al 2020, quando la Tari pesava per 756 milioni, c’è un aumento del 5,7% del costo che, però, viene compensato dai fondi stanziati dallo Stato per l’emergenza Covid che, formalmente, il Comune sconta a famiglie (8,3 milioni in totale) e ad aziende (44,5 milioni), facendo scendere il fabbisogno a 749 milioni di euro, con una diminuzione dello 0,9%.

In Consiglio comunale la discussione su delibera Tari e sul Piano economico-finanziario (PEF) doveva  iniziare ieri ma le oramai datate difficoltà della Raggi, cui manca da dicembre scorso la maggioranza in Aula, hanno fatto mancare il numero legale. Solo otto, su 49 eletti, sindaco Raggi incluso, erano presenti in Consiglio. Ci si aggiorna domani, mercoledì 30.

LINK 1 – La proposta di delibera n° 93 sul Piano Economico-finanziario di Ama 

LINK 2 – La simulazione di calcolo della Tari allegata alla proposta di delibera n° 93 sul Piano Economico-finanziario di Ama

LINK 3 – La prima parte della relazione di accompagnamento alla delibera n° 93 sul Piano Economico-finanziario di Ama

LINK 4 – La seconda parte della relazione di accompagnamento alla delibera n° 93 sul Piano Economico-finanziario di Ama

LINK 5 – La proposta di delibera n° 105 sulla variazione della TARI

 

Le due proposte di delibera in questione mettono mano al portafogli e ridisegnano i costi del servizio svolto da Ama che, se si dovesse dar retta a uno del passaggi della delibera sul Piano Economico e Finanziario (PEF) di Ama, dovrebbe essere gratis: “il metodo tariffario imposta una stretta coerenza tra il costo e la qualità del servizio”.

La delibera sulla Tari – denuncia il capogruppo Pd in Consiglio comunale, Giulio Pelonziprevede un aumento del costo complessivo pari a circa 10 milioni. Anche al netto delle trattenute si passa dai 791 milioni del 2020 ai 802 milioni del 2021

Secondo Pelonzi: “Il fantomatico aumento degli sconti è solo una manovra finanziaria per avere un aumento nella stima di prelievo. Il prelievo infatti passerebbe dai 755,9 milioni a 749,7milioni. Ma la presa in giro per gli utenti è che i 35,1 milioni di sconti sono in realtà spalmati nei 3 anni successivi”.

Insomma, lo sconto, che per altro andrebbe a beneficio quasi totale (84%) delle attività commerciali, sarebbe poco più che una mancetta annuale ma la sua contabilizzazione serve, secondo Pelonzi, a mantenere il quadro economico generale in equilibrio anche perché nella migliore delle ipotesi, questi sconti peserebbero solo nel secondo semestre di quest’anno.

Secondo Pelonzi, poi, c’è un altro problema: “Aumenta la parte variabile della Tari rispetto a quella fissa. Chi tra un anno lascerà Ama a favore dei privati avrà la convenienza di non pagare più la parte variabile”.

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