“Vogliamo riuscire a fare la differenza rispetto al risultato di vittoria che ci aspettiamo. Non c’è dubbio che le divisioni nel campo del centrosinistra siano vantaggio per il centrodestra che si presenta unito e coeso. Però non bisogna mai dare nulla per scontato“.
Ottimismo e prudenza, quindi, per il coordinatore di Forza Italia del Lazio, Maurizio Gasparri, in vista del voto per le regionali del 12 e 13 febbraio?
«Abbiamo presentato una lista di persone radicate sul territorio, non abbiamo ricercato gli effetti speciali dei personaggi dello spettacolo. Quindi, non diamo nulla di già acquisito ma serve impegno».
Però il candidato del centrodestra, Francesco Rocca, è un po’ al limite: non è esattamente un politico.
«È vero che Rocca è un uomo della società civile, ma io l’ho conosciuto militante politico giovanile e comunque ha vissuto la sua parte principale della vita immerso dentro i temi della sanità. E la sua cultura politica di gioventù e il suo impegno negli ultimi anni al servizio della sanità, nella Croce Rossa o in ospedali quindi impegnandosi in alcune delle situazioni più complicate, o, anche, la campagna sulle vaccinazioni per il Covid al servizio del Paese, rendono Rocca una persona solida, esperta e in grado di essere un buon amministratore. Aggiungo una cosa».
Dica.
«Voglio sottolineare anche come in tutti questi anni al servizio del Paese guidando la Croce Rossa, Rocca non abbia mai anteposto se stesso, la propria immagine e il proprio ego agli interessi delle istituzioni che serviva. Una cosa che non proprio tutti sarebbero stati in grado di fare».
Ha detto che Forza Italia punta a fare la differenza. Come sono i rapporti con gli alleati?
«Nelle campagne elettorali c’è sempre un po’ di concorrenza anche se i rapporti sono buoni. E tutti noi conosciamo Rocca da anni».
Lei farà parte del Comitato di Rocca?
«Oggi incontriamo con Rocca il mondo del risparmio. Tutti i giorni abbiamo una mezza dozzina di incontri sul territorio. Questa è una campagna elettorale brevissima e siamo quindi tutti dentro il Comitato elettorale. Noi abbiamo Pierluigi Borghini e Pasquale Calzetta che ci aiutano per il programma e, di fatto, il Comitato elettorale è il cellulare».