• mercoledì 24 Aprile 2024 07:00

Se l’ultimo caso è quello della libraia toscana Silvia Di Manno, compagna dell’assessore al bilancio, Gianni Lemmetti, assunta dal collega dell’Urbanistica, Luca Montuori, i momenti familiari nel Campidoglio grillino si sono moltiplicati in questo quinquennio.
Nella Giunta Raggi siede come assessore alla Scuola, Veronica Mammì, consorte del grillino dissidente, Enrico Stefàno, presidente della Commissione Mobilità. E se con la chiusura delle scuole la Mammì ha poche occasioni per porsi in evidenza, il suo ruolo politico appare decisamente molto più rilevante nel riuscire (ancora) a tenere coeso il sempre più sfilacciato settore dei dissidenti.
Erano insieme nel grillismo delle origini e insieme ne sono usciti quasi contemporaneamente: in Regione Marco Cacciatore e in Campidoglio Simona Ficcardi, marito e moglie.
Fino a che ha retto, in III Municipio, la Giunta guidata da Roberta Capoccioni ha potuto contare sulla presenza di Giovanna Tadonio come assessore al Personale e alla Polizia locale. La Tadonio è la moglie di Marcello De Vito, presidente del Consiglio comunale. La cui famiglia ha dato un terzo contributo al mondo pentastellato con Francesca De Vito, eletta al Consiglio regionale del Lazio.
Altro giro: in Aula Giulio Cesare, come presidente della Commissione Ambiente, siede Daniele Diaco. A guidare il XII Municipio è stata eletta la di lui moglie, Silvia Crescimanno.
Attaccano le opposizioni: Francesco Figliomeni (FdI): “Dopo gli innumerevoli incarichi soprattutto ai toscani Lanzalone, Nogarin, Aurigi, Martini e Serini, Raggi almeno revochi l’incarico a questi personaggini della sua giunta, Roma non può essere sfregiata in questo modo”.
Le infornate grilline proseguono ancora senza sosta, se è così che si utilizzano soldi dei romani è pronto un esposto alla Corte dei Conti”, annuncia Davide Bordoni (Lega). Marco Cappa e Eleonora De Santis (Italia Viva) chiedono che “si faccia chiarezza sugli ingaggi pre-elettorali in collaboratori per la comunicazione”. Lapidario Dario Nanni, consigliere di centrosinistra del VI Municipio: “I 5S continuano a usare il Comune come un bancomat”.

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