Le elezioni costano. Non solo per il funzionamento dei seggi ma anche sui bilanci regionali. Per cui, in mezzo a emendamenti e sub emendamenti vari, in Consiglio regionale parte la solita pioggerella di soldini per finanziare sagre paesane, fiere e altre amenità simili.
Con un emendamento presentato dal vicepresidente della Giunta e assessore al Bilancio, Daniele Leodori, infatti, la Regione stanzia 3 milioni e mezzo di euro da spendere sul bilancio 2021 per pagare “le attività di promozione culturale, sociale e ambientale e di valorizzazione del patrimonio regionale”. Ovvero, sfrondando dal linguaggio aulico della burocrazia, sagre e festicciole. Tutte nel 2021.
Non c’è solo la spesa da considerare. Ma anche a chi sono stati affidati questi soldi pubblici da spendere: Lazio Crea. Ovvero, la stessa società finita sotto attacco informatico dimostrando incapacità nella protezione del sistema dei dati regionali.
Attacca Chiara Colosimo (FdI): “La Regione, a causa dell’attacco ai sistemi informatici, decide la sospensione dei termini degli atti amministrativi in scadenza. Nello stesso momento approva un emendamento che stanzia 3,5 milioni di euro, per la promozione culturale, a favore di Lazio Crea, proprio la società sotto attacco degli hacker. Non era il caso di investire questi soldi per rafforzare i sistemi di sicurezza?”.