• martedì 23 Aprile 2024 14:29

Anche per il 2021 Roma continuerà a portare una quota dei propri rifiuti in Abruzzo. Lo ha deciso la Giunta Zingaretti che, ieri, ha approvato la proroga fino al 31 dicembre 2021 del conferimento dei rifiuti indifferenziati prodotti da Roma negli impianti abruzzesi di trattamento meccanico biologico.
Nella nota diffusa da via Cristoforo Colombo, si legge che “Il rinnovo rientra nell’Accordo di Programma sottoscritto da Regione Lazio e Regione Abruzzo per la gestione di 70.000 tonnellate di rifiuti “tal quale” raccolte da AMA spa. In particolare, 40.000 tonnellate potranno essere lavorate presso l’impianto Aciam nel Comune di Aielli, in provincia de L’Aquila, e 30.000 tonnellate presso l’impianto Deco nel Comune di Chieti”.
Rimane ancora tutto aperto il nodo fondamentale: la assoluta carenza di impianti industriali per trattamento e smaltimento dei rifiuti capitolini e del Lazio. Un problema evidenziato anche nell’ultima relazione dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) pubblicata poco più di una decina di giorni fa in cui si sottolinea come la carenza di impiantistica obblighi Regione e Comune a esportare i rifiuti o a conferirli in discarica. Insomma, gli accordi con le altre Regioni consentono al sistema della Capitale di rimanere più o meno in piedi.
Aggiunge l’assessore regionale ai rifiuti, Massimiliano Valeriani: “l’assenza di turisti e la riduzione dei consumi ha portato ad una diminuzione della produzione dei rifiuti nella città di Roma, ma resta fondamentale intervenire rapidamente per dotare la capitale degli impianti necessari a garantire la sostenibilità dei sistema. La collaborazione con la Regione Abruzzo è importante, ma auspico che il Comune di Roma e Ama possano rendere la città autonoma nella gestione del ciclo dei rifiuti urbani”.
La lentezza e l’incapacità del Comune in questo settore trovano una manifestazione concreta nei fondi stanziati dalla Regione per i nuovi centri di compostaggio e per le isole ecologiche.
Un anno fa la Regione ha stanziato al Campidoglio 3 milioni per i compost e 1,8 per le isole. Il Campidoglio non li ha mai spesi. E pochi giorni il Comune ha dovuto chiedere (e ha ottenuto) dalla Regione una proroga per i tempi di spesa.

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