• venerdì 19 Aprile 2024 03:25

Alla fine in Consiglio regionale, l’Ufficio di Presidenza, decide all’unanimità di sospendere la convenzione con il Comune di Allumiere: le assunzioni “chiacchierate” di concorsopoli, per ora, vanno in congelatore.
Parliamo del caso nato dal concorso indetto dal Comune di Allumiere e dal cui elenco degli idonei sono stati assunti in Consiglio regionale e in tanti altri comuni a tempo indeterminato molti politici o collaboratori di politici, quasi tutti del Pd delle province di Roma e di Frosinone, più qualche caso di grillini e Lega.
Alla base della decisione dell’Ufficio di Presidenza (qui il testo integrale) c’è il fatto “sino ad ora ignoto” che le graduatorie finali potrebbero “rivelarsi non corrette”: in pratica, uno degli elementi emersi dalle inchieste giornalistiche, è che dopo le preselezioni “dovessero accedere alla successiva prova d’esame solo i primi 20 classificati”. Invece, grazie a un’interpretazione fatta dal Comune di Allumiere, il numero dei candidati ammessi è stato “di gran lunga superiore a quella che il bando della procedura concorsuale effettivamente permetteva”.
Tutto questo, spinge il Consiglio regionale ad “avviare un procedimento” di verifica che sia di “garanzia del superiore interesse pubblico”: poiché i tempi di un “riesame completo ed approfondito della vicenda” potrebbero non essere compatibili con il “periodo di prova” degli assunti, l’ufficio di Presidenza del Consiglio regionale dà mandato alla Segreteria generale e agli uffici tecnici di verificarenel rispetto della posizione” degli assunti, la validità delle assunzioni e “di verificare se sussistano i presupposti per procedere alla momentanea sospensione dei rapporti di lavoro in questione adottando i provvedimenti consequenziali”. L’eventuale sospensione e la verifica della regolarità degli atti dovranno  essere condotti con l’ausilio dell’Avvocatura regionale.
Da un punto di vista politico, poi, il secondo passaggio interno al Pd è compiuto: ieri Marta Leonori è stata indicata quale nuovo capogruppo in Consiglio succedendo a Marco Vincenzi che ha preso il posto di Mario Buschini alla guida dell’Aula dopo le dimissioni di quest’ultimo proprio a seguito dello scandalo delle assunzioni da Allumiere.
Nei giorni scorsi, Vincenzi aveva deciso per chiudere il rapporto con il sindaco di Allumiere, Antonio Pasquini, che era comandato nella segreteria di Buschini come responsabile dei rapporti istituzionali. Altro addio, quello di Paolo Bianchini, vice capo di gabinetto di Buschini dimessosi autonomamente prima che Vincenzi procedesse alla rimozione.
Ora la partita politica si fa più complessa: mentre il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri ha presentato un esposto ai Carabinieri (qui il testo completo), il nodo è quello delle dimissioni dell’ufficio di presidenza: Zingaretti (e Fratelli d’Italia) vorrebbero l’azzeramento totale. Ma, come resistono i due esponenti della Lega – Pino Cangemi e Daniele Giannini – resistono anche i due in quota centrosinistra, Gianluca Quadrana e Michela Di Biase, e il grillino Devid Porrello. Altri tre o quattro giorni per vedere chi vincerà.

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