• venerdì 4 Ottobre 2024 18:56

Dopo cinque anni di nulla, il programma di fine legislatura della Raggi e dei suoi si basa su 100 milioni da spendere per comprare un impianto di Trattamento Meccanico-Biologico (TMB) già autorizzato.  E su altri 70 che spenderà Ama per comprare un terreno a Santa Palomba dove costruire un TMB nuovo di zecca.
Partiamo dal primo, il TMB già esistente. Leggendo quanto scritto nella manifestazione di interesse (“sul territorio della Regione; già autorizzato per trattare fino a 500mila tonnellate di rifiuti indifferenziati annui”), il numero si riduce assai: i due di Malagrotta non arrivano a 500mila tonnellate; quelli di Rocca Cencia, stanno più o meno a metà. Poi si va fuori Roma: Guidonia, Albano, Aprilia. Ma qui c’è un problema: il Piano Rifiuti prevede l’autosufficienza impiantistica per ciascuno dei due “sub Ambito”, quello di Roma città e quello della Provincia. E tutti questi altri TMB sono fuori il sub Ambito di Roma città.
Di fatto, poi, l’unico che sembra avere le caratteristiche richieste per il tonnellaggio autorizzato è quello della Rida Ambiente di Aprilia che diventa il maggior indiziato. Solo che, oltre essere fuori territorio, ha un altro problema: non c’è la discarica. Fabio Altissimi, il proprietario di Rida, ha già presentato più ricorsi al Tar e più di qualcuno è stato vinto. Ma il nodo rimane. Prima si andava a Colleferro. Chiusa Colleferro si è andati a Roccasecca. Esaurita Roccasecca, quell’impianto produce rifiuti trattati che, però, non si sa dove smaltire. Il cane che si morde la coda.
Il secondo annuncio dell’epifania dei 5stelle sui rifiuti, sempre dopo un quinquennio di vuoto assoluto, è quello di acquistare un terreno industriale a Santa Palomba, vicino Pomezia. Dove costruire un altro TMB. Del resto, oggi la città è in grado di trattare solo il 15 per cento dei rifiuti indifferenziati, almeno così scrive la Raggi negli atti ufficiali del Comune. La differenziata è al palo: si è mossa in cinque anni di un paio di punti percentuali, salendo dal un 43 e spicci a un 45 e spicci per cento.
Stando alle spiegazioni del Campidoglio, nel Piano Industriale di Ama – quello atteso per un quinquennio, come i bilanci, e approvato in zona Cesarini a marzo scorso – si prevede uno stazionamento di una settantina di milioni di euro, soldi provenienti dalla ricapitalizzazione di Ama (256 milioni fra nuovi fondi e sconto sui vecchi debiti) decisa dal Comune.
Visti i precedenti – i due impianti di compostaggio mai nati – due anni per avere funzionante questo TMB sono un obiettivo fin troppo ottimistico.

DOCUMENTI SCARICABILI

Link 1 (25 febbraio 2021) – Lettera di Ama di valutazione sull’acquisto di un TMB

Link 2 (2 aprile 2021) – Delibera di Assemblea Capitolina n° 22 – Bilanci e Piano industriale Ama

Link 3 (9 aprile 2021) – Memoria n° 20 della Giunta sull’acquisto di un TMB

Link 4 (8 giugno 2021) – Manifestazione di interesse per l’acquisto di un TMB

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