• sabato 20 Aprile 2024 05:12

Tor di Valle: per il Comune l’iter è concluso

Il cerchio si chiude: il 7 settembre, via posta certificata, è partita una lettera dagli uffici dell’Urbanistica capitolina ai tre soggetti interessati dal progetto Stadio della Roma di Tor di Valle e cioè la As Roma, la società Eurnova di Luca Parnasi proponente formale del progetto, e la CPI dell’immobiliarista ceco Radovan Vitek. Il testo notifica la conclusione del procedimento Stadio dopo il voto in Assemblea capitolina del 21 luglio scorso. È un atto dovuto con il quale il Comune adempie alle formalità previste dalla legge, vale a dire notificare direttamente ai soggetti promotori di un progetto (la Roma e Eurnova) o comunque ad esso interessati (la CPI) la conclusione dell’iter amministrativo.

https://laroma24.it/esclusive/2021/09/stadio-tor-di-valle-per-il-comune-e-ufficiale-iter-concluso

 

Si legge nel testo: “si comunica che con [la deliberazione dell’Assemblea capitolina 75 del 21/07/2021] posto in pubblicazione sull’Albo pretorio online di Roma Capitale. Dal 4/8/2021 al 18/8/2021, l’Assemblea capitolina ha deliberato di prendere atto del mutamento dello scenario della situazione di fatto e di diritto venutasi a verificare e, pertanto di revocare la deliberazione dell’Assemblea capitolina 132/2014 (la delibera Marino, ndr); di prendere atto dell’improcedibilità dell’iter avviato con la deliberazione dell’Assemblea capitolina 32/2017 (la delibera Raggi, ndr); e di ritirare la delibera di Assemblea capitolina 32/2017”. La lettera prosegue con la comunicazione che analoga missiva sarà inviata anche alla Regione Lazio “quale titolare della Conferenza di Servizi”.

In conclusione, “restano impregiudicati tutti gli atti contenuti nel provvedimento in questione (la delibera 75/2021 di revoca, ndr) anche se qui non espressamente menzionati”. Quest’ultimo passaggio sembra rimandare direttamente alla valutazione di un possibile danno erariale che il Campidoglio lamenta per la mancata conclusione dell’iter progettuale.

La lettera, spedita il 7 settembre, fa scattare i tempi obbligatori per il ricorso al Tar: normalmente un provvedimento amministrativo generale può essere impugnato davanti al tribunale amministrativo entro 60 giorni a partire dall’ultimo di pubblicazione all’Albo pretorio. Tuttavia, in questo caso, si tratta di un provvedimento specifico su un progetto specifico e, quindi, va effettuata la notifica ai diretti interessati. I 60 giorni per ricorrere, quindi, scattano dal 7 settembre e si concluderanno il prossimo 6 novembre 2021.

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