Fermi tutti: abbiamo scherzato. Il deposito Atac di piazza Ragusa è sì stato venduto. Ma non ad Amazon. È la stessa azienda a smentire l’acquisto con una breve nota stampa: “Amazon non ha partecipato all’asta di vendita dei depositi Atac e quindi di conseguenza non se ne è aggiudicata l’acquisto”.
Abbiamo chiesto: sotto nessuna forma? Nessuna controllata? Partecipata? Fondo di investimento? “Nessuno”, è stata la risposta.
Alla società Yard Real Estate – che gestisce le aste dei beni Atac da vendere – è arrivata un’offerta per piazza Ragusa da parte della Vailog società del Gruppo Segro che in Italia realizza sistemi di logistica avanzata. Vailog è una società che ha lavorato molto con Amazon: ad esempio alla creazione del deposito di Passo Corese. Ma, fuori dai microfoni, la spiegazione di Amazon è semplice: Amazon non ha dato mandato a nessuno di presentare offerte perché il sistema funziona al contrario. Sono gli intermediari, come Vailog, che si muovono quando ci sono affari interessanti. Conclusi gli acquisti, i beni vengono proposti al portafogli clienti. Che per Vailog significa svariati colossi come Amazon, Leroy Merlin, OVS, Poste Italiane, Zalando, Jaguar e altri.
A parte la questione dell’identificazione del potenziale acquirente, però, in Campidoglio continua il caos: fino a che non si è diffusa la voce che fosse Amazon ad aver acquistato, la Giunta Raggi è rimasta come al solito inerte.
Le rimesse Atac – piazza Ragusa ma anche piazza Bainsizza e San Paolo – fanno parte di 15 beni da vendere per pagare i creditori di Atac. Dovevano fruttare 92 milioni di euro ma dopo le prime due aste (maggio 2020, aprile/luglio 2021) l’incasso era di poco superiore ai due milioni. A novembre scorso il Comune si sveglia e decide di acquistare almeno tre lotti: Ragusa, Bainsizza e un terreno ad Acilia. Ma annuncite a parte, non vengono stanziati soldi nel bilancio previsionale 2021.
E non ne avrebbe messi nemmeno ora nell’assestamento in discussione in Consiglio comunale se non fosse scoppiato il caso politico. Tant’è che nel testo originario i soldi non ci sono e la Giunta ha presentato un proprio emendamento per impegnare 34 milioni 770 mila euro: 17,5 per Bainsizza, 15,4 per Ragusa e 1,8 per Acilia.
Solo che il tempo stringe. La procedura di vendita all’asta, infatti, dà al Campidoglio 10 giorni per presentare una controfferta, scadenza il 6 agosto. Il bilancio è ancora incagliato in Aula e le opposizioni chiedono modifiche al Piano Urbano per la Mobilità per ritirare gli emendamenti. Ma non è detto che possa bastare.
Link: Il disciplinare di vendita del deposito di piazza Ragusa
Link (29 gennaio 2020): Il Comune compra Lucha y Siesta
Link (2 giugno 2020): Deserta l’asta per Lucha y Siesta
Link (11 aprile 2021): Deserte le aste Atac
Link (14 maggio 2021): Secondo flop per le aste Atac