• venerdì 26 Aprile 2024 00:56

 

Il canovaccio dei Municipi grillini dissolti fra liti, ripicche e scazzi non si ripeterà anche in Campidoglio. Ma solo per mancanza di tempo. Da quando c’è l’elezione diretta dei Sindaci è la prima volta che il Consiglio comunale licenzia un bilancio di minoranza segnando, quindi, l’evaporazione politica dei grillini in Consiglio comunale.
Ieri pomeriggio, dopo oltre tre settimane di lavori, si è conclusa la discussione sul bilancio di previsione 2021-2023. Che è stato approvato con soli 23 voti, compreso quello del sindaco, Virginia Raggi, su 49 consiglieri aventi diritto e 39 presenti.
Dal 18 febbraio 2021 lascia il M5S e aderisce al Gruppo Misto
L’escamotage adottato mercoledì dai grillini di far cadere il numero legale e andare quindi ieri in seconda convocazione ha raggiunto lo scopo di far approvare il bilancio in minoranza. In seconda convocazione per il numero legale bastano 18 presenti invece dei 25 di una seduta ordinaria. Che la Raggi non ha più. 
Nella seduta di ieri si è registrato anche l’ultimo addio al Gruppo del Movimento 5Stelle in Aula Giulio Cesare: Agnese Catini, da mesi in rotta con la Raggi e il suo stretto entourage, ha annunciato in sede di dichiarazione di voto l’addio ai penstastellati per entrare nel raggruppamento di Monica Lozzi, presidente del VII Municipio, “REvoluzione civica”. Tecnicamente la Catini aderisce al Gruppo Misto.
È la terza consigliera a uscire dal M5S: ad aprile 2018 fu espulsa Cristina Grancio, a febbraio 2020 ad essere cacciata è stata Monica Montella. Ora, con l’addio della Catini scende il numero dei dissidenti la cui opposizione alla Raggi però non è stata così forte da votare contro.
Se Simona Ficcardi non risulta presente, dal verbale dei voti Enrico Stefano, Angelo Sturni, Marco Terranova, Donatella Iorio e Alessandra Agnello hanno tutti votato a favore del bilancio.
La “strisciata” con i voti espressi
Ecumenico il commento del presidente dell’Aula, Marcello De Vito, che parla di “risultato importante” e di “dibattito articolato e complesso ma sempre costruttivo”.
Per il Pd i numeri dimostrano “che a pochi mesi dalle elezioni l’ex maggioranza è di fatto minoritaria in aula Giulio Cesare”. “Oggi la maggioranza non è più quella di cinque anni fa, dopo fughe e divisioni” commenta Svetlana Celli ( Lista Civica RTR).
Secondo la Lega, “la Raggi non ha più la maggioranza in Aula e il bilancio non risolve i problemi né tutela le fasce compromesse”.
I numeri sono “il segno del fallimento della giunta grillina partita con tronfia presunzione ed arrivata a fine corsa a pezzi e con un bilancio di tagli e privo di investimenti lontanissimo dalle necessità della Capitale”, chiude Fratelli d’Italia.

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