Sprofonda la strada, via Zenodossio a Torpignattara, e inghiotte una smart, completamente sprofondata all’inferno, e un suv che resta appena appena a galla. E ripartono le polemiche politiche che vedono la Raggi e la sua Giunta sul banco degli imputati per un quinquennio privo di interventi di consolidamento del territorio e un po’ di asfalto elettorale negli ultimi mesi.
Ore 10.30 circa di un tranquillo martedì mattina: via Zenodossio all’improvviso si spacca, si apre una lunga fenditura quasi a centro strada. Un metro, due, dieci, venti metri: sembra una di quelle scene da disaster movie sui terremoti. Invece è Roma, quartiere Torpignattara. Pochi minuti e l’asfalto inizia a cedere verso il marciapiede fino a che in una manciata di secondi, tutto sprofonda e si porta giù una smart bianca che sarà estratta più tardi dai Vigili del Fuoco semi distrutta. Un Suv rimane in bilico.
È la terza voragine da inizio anno, la quarta dal 2020, che si apre nella stessa zona. A maggio 2020 una voragine sul lato di via Casilina aveva obbligato a chiudere e transennare una parte di Villa De Sanctis. A fine gennaio scorso, dopo un temporale, sprofonda l’incrocio fra via di Acqua Bullicante/via di Torpignattara e via Casilina, con conseguente lungo stop del trenino giallo. A inizio febbraio, a poche centinaia di metri, si apre un’altra voragine, sempre su via di Acqua Bullicante ma all’altezza di via Sampiero di Bastelica.
I comitati locali da molto tempo lanciano allarmi preoccupati per smottamenti, grotte e tremolii degli edifici anche al Pigneto: a gennaio 2021, a via di Porta Furba (che è sempre la stessa strada: Acqua Bullicante, Torpignattara, Porta Furba), viene giù un albero per il quale erano state spedite in precedenza 450 email in Comune, ovviamente senza risposta.
Politicamente, partono bordate contro la Raggi e i suoi, da destra e sinistra. Ritornello: carenza di interventi negli anni, incuria, abbandono.
La risposta è affidata a un post su facebook di Linda Meleo, assessore ai Lavori pubblici, che scarica la colpa su una perdita d’acqua e definisce via Zenodossio “strada privata aperta al pubblico transito”. Su via Zenodossio il Comune fece passare il traffico privato quando sprofondò la Casina a gennaio.
La Meleo aggiunge: “abbiamo fatto 800 chilometri di strade nella nostra città” quasi fosse una medaglia. Peccato che le strade di Roma siano 5600 km (4700 dei Municipi che dipendono per i fondi dal Comune) e che 800 km in 5 anni fa il 2,8% di rifacimenti annui.