Altra azienda comunale, altro caos, altro Consiglio straordinario: il cliché delle partecipate si ripete con allarmante regolarità: stavolta tocca a Roma Multiservizi, l’azienda di proprietà mista pubblico (Ama 51%) e due soci privati (49%), con 2400 dipendenti che si occupa, principalmente, della pulizia e la manutenzione delle scuole.
Giovedì 17 si torna in Consiglio comunale per una seduta straordinaria dedicata all’ultima scena della Giunta Raggi, cioè avviare una manifestazione d’interesse con validità di 12 mesi per una procedura negoziata per l’affidamento in via d’urgenza dell’appalto Global riguardante il servizio scolastico integrato.
La Multiservizi era stata la prima nemesi della Raggi che dall’opposizione e in campagna elettorale aveva promesso mari e monti ai lavoratori: chiudere col privato e riportare tutto in Ama. Salvo poi rimangiarsi tutto e decidere per la “gara a doppio oggetto”, fatta cioè sia per scegliere il socio privato che per appaltare un servizio.
Su questa gara, dopo il Tar a favore del Campidoglio, è attesa la pronuncia della Corte di Giustizia Europea. Ora, si somma l’affidamento per il servizio scolastico a riattizzare gli animi: Ugl e Cisl esprimono “forti preoccupazioni” per il futuro dei lavoratori e sulla stessa lunghezza vanno anche i consiglieri comunali di destra e sinistra. Andrea De Priamo (FdI): “non permetteremo che la Giunta 5Stelle distrugga ulteriormente la città”; Stefano Fassina (Sinistra per Roma): “Una gara totalmente improvvisata, irrealistica nella conclusione in tempo utile per l’avvio dell’anno scolastico”; Davide Bordoni (Lega): “I lavoratori della Multiservizi meritano dignità e rispetto”.