• venerdì 19 Aprile 2024 10:38

La perizia nel realizzare ciclabili da parte della Giunta Raggi regala l’ultima perla: i cartelli delle bici coprono la segnaletica stradale.

Che la quasi totalità delle cosiddette piste ciclabili realizzate in questi cinque anni di mandato Raggi fossero fatte male è cosa nota: una spruzzata di vernice, scolorita già dopo poche settimane, ottenuta spostando di un metro a centro strada parcheggi e cassonetti, priva di qualunque protezione per i ciclisti costretti alle gimkane fra fermate dei bus e buche, non è una vera ciclabile ma uno spot elettorale.

E che la natura, così ignorata dall’Amministrazione Raggi, si sia riappropriata di marciapiedi e aiuole è altra cosa nota. Tanto riappropriata che, quando non cadono per il vento, la pioggia, non si sa cosa o qualche parassita, alberi e fronde coprono cartelli stradali, semafori e, come nel caso della Galleria Giovanni XXIII, anche la targa autocelebrativa apposta dalla Raggi per incensare i lavori di rimessa in ordine del tunnel.

Quel che non si sapeva è che la furia “biciclettara” di grillini non solo ci scodella orpelli inutili come il “conta bici” messo sulla ciclabile Nomentana per, appunto, contare le bici che ci passano (cosa che sembra solo una ricerca affannosa di una giustificazione dei soldi spesi), ma regala la gioia di cartelli per bici che coprono la normale segnaletica stradale.

Accade all’incrocio fra via Prenestina – ciclabile da 5,7 km, costo 1 milione e 670 mila euro, cioè 293 euro a metro – e viale Palmiro Togliatti: “un’altra “genialata” di questa amministrazione a guida grillina”, denuncia Francesco Figliomeni (FdI), vicepresidente del Consdiglio comunale. “Con l’ossessione di dipingere strisce di qua e di là – spacciandole per piste ciclabili si mettono in pericolo i cittadini coprendo il semaforo con i cartelli che dovrebbero segnalare l’attraversamento “ciclabile”. Stiamo parlando dell’incrocio di via Prenestina con viale Palmiro Togliatti, sicuramente un incrocio molto pericoloso se attraversato con il semaforo rosso a causa della mancanza di visibilità. Non mettiamo in dubbio l’importanza della mobilità sostenibile ed io stesso mi impegnerò affinché sia sempre tutelato l’ambiente e che gli utenti della strada che decidono di muoversi senza mezzi inquinanti abbiano le dovute garanzie di sicurezza, ma il problema del traffico si affronta principalmente con un aumento esponenziale del trasporto pubblico collettivo, unico modo per diminuire le auto, e con piste ciclabili sicure”.

 

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