Polemiche come se piovesse. Anzi, visto che piove proprio, giornata buona per l’abituale giochino del rinfaccio. In principio furono i 5Stelle ad attaccare Ignazio Marino con gli indimenticabili “stura il tombino”, l’assonanza con “sottomarino” e altri giochini simili. Più quello sciagurato tweet che rimarrà per sempre come macchia indelebile di grillini del I Municipio che promettevano “azione devastante” per sturare i tombini “nei primi 6 mesi”. Dopo cinque anni, stiamo sempre lì: tombini occlusi nonostante i disperati tentativi con photoshop di Paolo Ferrara, alberi che cadono, strade allagate.
Attacca Stefano Pedica, +Europa: “Roma continua ad essere allagata ma della sindaca Raggi si sono perse le tracce. Non sarà mica andata in #sottomarino? Non sono più i tempi in cui la sindaca Raggi da semplice consigliera d’opposizione spiegava: “se il problema sono i tombini e le caditoie ostruite, suggerirei di ripulirle. Se il problema sono i rami degli alberi pericolanti, suggerirei di potarli””.
Sempre da sinistra, rincara la dose il capogruppo Pd in Campidoglio, Giulio Pelonzi: “Per l’ennesima volta la Giunta si fa trovare impreparata. Questi non sono più fenomeni eccezionali ma previsti con largo anticipo. La Raggi dimostra ancora una volta di aver fallito”.
Dal centrodestra partono ugualmente bordate. Per il vicepresidente dell’Assemblea Capitolina, Francesco Figliomeni: “Quello che avevamo ripetutamente preannunciato, ossia che al primo acquazzone Roma sarebbe andata in difficoltà, puntualmente si è verificato. Raggi spenga il computer per verificare lo stato della città e spiegarci come mai, al primo acquazzone estivo della durata di due ore, vi sono stati alberi caduti e allagamenti delle strade: immondizia e tavolini da bar galleggiavano sulla Tiburtina, la ciclabile Tuscolana un fiume in piena”.
Dal centrodestra partono ugualmente bordate. Per il vicepresidente dell’Assemblea Capitolina, Francesco Figliomeni: “Quello che avevamo ripetutamente preannunciato, ossia che al primo acquazzone Roma sarebbe andata in difficoltà, puntualmente si è verificato. Raggi spenga il computer per verificare lo stato della città e spiegarci come mai, al primo acquazzone estivo della durata di due ore, vi sono stati alberi caduti e allagamenti delle strade: immondizia e tavolini da bar galleggiavano sulla Tiburtina, la ciclabile Tuscolana un fiume in piena”.
Sempre da Fratelli d’Italia attaccano anche gli esponenti del Municipio V Prenestino, uno di quelli fortemente colpiti dal maltempo: “Il primo temporale violento d’agosto ha messo in ginocchio la città. Dopo cinque anni di mancanza di manutenzione dei tombini e caditoie era prevedibile che sarebbe accaduto tutto questo”, affermano Fulvio Giuliano dirigente nazionale FDI, Luca Arioli e Danila Damia dirigenti V municipio, che aggiungono: “Tante sono state le criticità registrate, alberi caduti e strade e sottopassi allagati. Un fiume in piena in Via Palmiro Togliatti davanti al V Municipio. Mentre cittadini e dei negozianti si sono messi a pulire le caditoie per far defluire l’acqua, l’amministrazione Raggi si è contraddistinta per inutilità e incompetenza”.