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Neanche Virgy sblocca le scale

Giu 2, 2021

Giusto una settimana fa il sindaco di Roma, Virginia Raggi, aveva tuonato: “Atac deve riaprire tutti gli impianti (scale mobili e ascensori) rimasti chiusi fino a oggi per contingentare i flussi come previsto dalle norme anti-Covid”. Ma, dopo una settimana il quadro non sembra affatto mutato.
Abbiamo sguinzagliato i fotografi de Il Tempo per documentare come stanno messe le stazioni metro: gli impianti sono fermi. Bandoni gialli, passaggi interdetti da transenne, calca dei passeggeri. E, come frequentemente è accaduto nelle scorse settimane, a farne le spese sono gli utenti portatori di disabilità.
Giusto ieri il sito aziendale riportava 15 stazioni su 27 della Linea A con problemi a qualcosa: montascale, ascensori o scale mobili.
Per la B erano 14 su 26. Praticamente sulle due linee principali, almeno più di una stazione su due aveva problemi. Almeno quelli segnalati.
Perché le scale mobili le abbiamo trovate ferme anche a Termini dove per risalire dalla linea B si deve andare a piedi. E abbiamo trovato chiuse scale mobili anche a Barberini e Spagna, anche le stesse che erano state ufficialmente chiuse per Covid e che, in teoria dovrebbero riaprire. Almeno se Atac desse retta alle indicazioni del Sindaco.
Proprio le scale del trio delle meraviglie – Repubblica, Barberini e Spagna – erano quelle assurte agli onori delle cronache dopo l’incidente di ottobre 2018 con i 40 tifosi russi del CSKA Mosca rimasti feriti per il crollo della scala mobile.
E ieri è sembrato tornare a quelle settimane, quando Spagna e Barberini aprivano e chiudevano in maniera casuale: più o meno tutto il giorno Spagna è rimasta chiusa ai passeggeri in uscita proprio come all’epoca.
Quello fu il frutto avvelenato della gestione degli appalti al superibasso dell’Atac guidata da Paolo Simioni: l’appalto per la manutenzione degli impianti di traslazione venne vinto da un raggruppamento che offrì quasi il 50% di sconto. Già poche settimane dopo l’avvio di questo appalto, iniziarono a moltiplicarsi gli episodi di impianti fermi fino alla chiusura per mesi di Repubblica, Barberini e Spagna, con i gradini che saltavano, l’inchiesta della Procura, le fascette usate per le riparazioni. Alcune delle scale mobili di queste tre stazioni sono rimaste ferme dall’epoca. Atac disse che erano ferme per via del Covid ma Il Tempo ha scoperto che, durante le riparazioni, conclusesi negli ultimi mesi dell’autunno 2019, sono state apportate modifiche al sistema frenante. Modifiche che devono essere obbligatoriamente approvate dagli uffici ministeriali cosa che non è ancora avvenuta: i collaudi non sono mai stati fatti e, quindi, Covid o non Covid, quelle scale non possono riaprire. E la Raggi può sgolarsi quanto vuole: se Ministero e Atac non riescono a organizzare i collaudi, quelle scale rimarranno chiuse.

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